Dear White People – Da Film a Serie Tv

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Scritto e diretto da Justin Simien, è un film del 2014 con protagonista Tessa Thompson. Da notare che in italiano non esiste e per trovarlo dovrete cercarlo in streaming in inglese.

La protagonista è Samatha White, una studentessa della Winchester University, un’università prestigiosa e prevalentemente frequentata da studenti bianchi. Sam studia per diventare regista e  ha un programma radiofonico “Dear White People” in cui parla di tutte le ipocrisie di chi pensa che il razzismo non esista più, ironizzando e criticando sul comportamento degli altri studenti bianchi. Sempre in prima linea per portare il problema della discriminazione in primo piano si candida come capo della casa Armstrong/Parker, la casa afroamericana del campus, contro il figlio del rettore e suo ex fidanzato.

Il film è diviso in capitoli, ognuno con il proprio titolo e ognuno di questi porta avanti la storia approfondendo anche le storie dei personaggi secondari. 

Nel 2017 Netflix ha prodotto la serie tv ispirata a questo film, stesso titolo, stesso ideatore, stessa grafica per i titoli, stesso stile (in alcune occasioni delle inquadrature sono quasi uguali), richiamo alla colonna sonora e anche parzialmente stesso cast. Gli episodi durano mezz’ora circa, dipende dall’episodio, e ce ne sono 10 a stagione (finora 3). é stata rinnovata per la 4 e (forse ultima) stagione.

Cambia l’attrice protagonista, in questo caso interpretata da Logan Browning (Hit The Floor). I personaggi sono gli stessi, ma la struttura a capitoli della storia è stata sfruttata diversamente: ogni episodio è un capitolo raccontato dal punto di vista di uno dei personaggi. La storia inizia con la stessa festa con cui si era concluso il film: una festa di Halloween a tema blackface. A partire da questa festa analizziamo la storia e il punto di vista dei vari personaggi.

Abbiamo Sam, alle prese con il suo show radiofonico dell’università dal tono provocatorio, non ha paura di dire quello che pensa nonostante i conflitti a cui va spesso incontro da entrambe le parti. Non è bianca, ma a volte le viene rinfacciato di non essere nemmeno abbastanza nera perché suo padre è bianco. In più nasconde un fidanzato segreto bianco.

Poi c’è Lionel, aspirante giornalista timido e impacciato, che fa fatica a uscire allo scoperto come ragazzo gay e che è determinato a scoprire chi ci sia esattamente dietro all’organizzazione della festa razzista.

Troy (interpretato dallo stesso attore del film) sta cercando di farsi eleggere come presidente degli studenti, anche per via delle pressioni da parte di suo padre che è rettore dell’università. Il padre lo controlla e ha la sua carriera programmato, non vuole infatti che i pregiudizi limitino suo figlio a uno stereotipo, vuole che sia uno studente modello con una brillante carriera politica ad aspettarlo, ma Troy non è molto d’accordo e tenta di ribellarsi.

Poi c’è Coco, ambiziosa e pronta a rinnegare le sue origini pur di fare strada, lei è disposta ad accettare il modo in cui viene trattata, anzi cerca di integrarsi il più possibile tra l’élite bianca del campus e deride gli altri studenti neri attivisti. Si pone come antagonista di Sam, ma non può scappare da se stessa.

Poi c’è anche Reggie, amico di Sam e sempre pronto ad aiutarla e con una cotta per lei. Sarà però vittima di uno spiacevole episodio con la polizia del campus che lo cambierà profondamente.

Poi Joelle è la migliore amica di Sam, sempre pronta a supportarla sia con il programma radiofonico, sia nella vita di tutti i giorni.

Infine c’è Gabe, il ragazzo di Sam, che in quanto bianco non è direttamente coinvolto nelle discriminazioni però è sempre pronto ad ascoltare Sam e a capire che anche lui deve fare la sua parte.

Nel finale della prima stagione tutti i punti di vista convergono per la conclusione del primo arco narrativo, ci sono poi altre due stagioni per il momento.

La serie è consigliatissima intanto perché è ben realizzata, i personaggi sono uno più interessante dell’altro e nel corso della storia abbiamo una visione sempre più completa della loro personalità e delle motivazioni che li spingono ad andare avanti. Ognuno di loro affronta i suoi problemi, compie i propri sbagli e ne affronta le conseguenze. Poi la storia con un tono satirico mette in evidenza problemi più che mai reali e attuali, che spesso vengono presi alla leggera perché si pensa che non esistano più o che non riguardino tutta la società. 

Sam è una protagonista intelligente e determinata, che non riesce proprio a evitare il confronto quando assiste a un’ingiustizia o qualcuno intorno a lei dice qualcosa con leggerezza che in realtà è più sbagliato di quanto possa pensare. Lei è pronta a esporre e sue ragioni e a spiegare a chi non capisce perché c’è così tanto bisogno di farsi avanti e protestare, anche per cose che per chi non è direttamente coinvolto possono sembrare piccolezze, ma non lo sono affatto.

La storia ci mette davanti a situazioni ordinarie e ci dice che c’è un modo giusto e un modo sbagliato per affrontare argomenti importanti come le discriminazioni. Ci sono diversi punti di vista dettati da diverse esperienze di vita, ma in fin dei conti bisogna comunque scegliere da che parte stare. Non ci sono compromessi quando si tratta di razzismo: o si combatte per estirparlo o si è pro, bisogna scegliere di agire e parlare di cosa c’è che non va nella vita ordinaria e su cui si passa sopra con troppa leggerezza. Se non si combatte per una giusta causa, niente cambierà. 

La serie è piena di dialoghi interessanti e ben articolati che presentano le tematiche principali e le articola con le esperienze di vita dei protagonisti, che rappresentano persone comuni, che come tanti altri affrontano le stesse esperienze a livello quotidiano. Ci vengono presentati esempi di blackface, appropriazione culturale, razzismo interiorizzato, sessismo, razzismo passivo.

Dear White People è una dichiarazione di tutto quello che ancora c’è da fare per poter permettere a ogni singolo individuo di vivere la propria vita senza dover lottare continuamente per caratteristiche innate come il colore della pelle, l’orientamento sessuale o il genere. 

La serie usa un tono satirico che alleggerisce la tematica principale, ci sono storie quotidiane, situazioni divertenti, ma non si tira indietro quando arriva il momento di prendere le cose sul serio e dirci chiaro e tondo che cosa c’è che non va nella nostra società. 

Dear White People è una delle serie migliori al momento presenti nel catalogo Netflix, con una sceneggiatura ben articolata e una storia interessante. ed è decisamente un must watch. Una volta iniziata vi troverete a guardare un episodio dopo l’altro.

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Pubblicato da Marisa

fangirl a tempo pieno, adora passare il tempo a leggere libri interessanti (meglio ancora se stanno per diventare film, così da disturbare gli altri spettatori con la tipica frase "però nel libro.."), guardare serie tv che risucchino completamente la vita sociale, guardare film al cinema ogni volta che riesce, disegnare e dipingere imbrattando le sue t-shirt nerd preferite (mannaggia) e passa le domeniche a preparare argomenti per i suoi podcast multifandom (le recensioni yeee)