Recensione Captain Marvel (senza spoiler)

Dopo tanta attesa e tante polemiche finalmente è giunto il momento di Capitan Marvel. Questo film è stato oggetto di diversi pregiudizi già durante la promozione e se in tanti hanno criticato per motivi vari, devo ammettere che anche io qualche pregiudizio lo avevo: riguardo alla storia anche dopo aver visto il primo trailer mi aspettavo una via di mezzo tra Top Gun e Lanterna Verde. Per fortuna mi sono sbagliata di grosso. Tutto è ben sviluppato e contestualizzato nell’universo Marvel, pur rimanendo un film con le caratteristiche degli stand alone. Se non avete infatti mai visto un film dell’Universo Marvel potete tranquillamente godervi la storia, semplicemente non coglierete i riferimenti fatti apposta per tutti quelli che hanno visto gli altri film qualche milione di volte. Senza contare che la storia è ambientata negli anni 90, quindi prima di tutte le altre storie degli Avengers (fatta eccezione ovviamente di Capitan America).

Captain Marvel è e non è una origin story, ci viene presentata come un’eroina già in azione, non ancora al massimo delle sue potenzialità ma integrata nella Starforce, questa squadra di nobili guerrieri che vivono su un pianeta alieno e sono guidati da un’entità superiore. C’è però qualcosa che turba la nostra eroina: non ha ricordi precedenti agli ultimi sei anni, quindi non conosce le origini precise delle sue abilità, nè sa davvero da dove provenga lei stessa.

Durante una missione con la sua squadra sorgono delle complicazioni che la portano a scontrarsi con qualcosa che potrebbe avere a che fare con il suo passato, più indaga e agisce per portare a termine la missione, più le sue scoperte le fanno mettere in discussione chi sia veramente. In questo modo noi spettatori seguiamo la protagonista in un viaggio alla ricerca di se stessa e del suo passato. Un viaggio che è anche una lotta contro gli altri per dimostrare il proprio valore a dispetto di chi tenta di dirle come dovrebbe essere e come dovrebbe comportarsi, di chi le dice che non è abbastanza e deve quindi imparare a credere ancora di più in se stessa e nelle proprie abilità. Quindi sì, la storia è piena di azione e scenari con effetti speciali mozzafiato, ma è anche una storia di crescita personale.

Carol è un personaggio forte e pieno di carattere, ha un arguto senso dell’umorismo, è perseverante, non si arrende mai e segue sempre il suo istinto, a volte è anche impulsiva, ma non agisce mai senza avere un buon piano di attacco. Oltre a questo è anche vivace e intraprendente. La tuta di Capitan Marvel è davvero molto bella, personalmente mi sono innamorata della versione spaziale con il casco.

Altro personaggio importante è Nick Fury, in questo film è quasi co-protagonista. Non è ancora un agente importante, è invece un agente che si muove sul campo ed è proprio lui il primo legame terrestre di Captain Marvel dopo che arriva dallo spazio. Insieme formeranno un’alleanza per trovare più informazioni possibili per porre fine alla guerra che sta combattendo la Starforce.

Le due fazioni principali della guerra sono i Kree e gli Skrull. I Kree sono gli alieni che hanno formato il corpo militare della Starforce e che tentano così di fermare l’avanzata degli Skrull, alieni mutaforma che possono infiltrarsi sui vari pianeti che poi vogliono conquistare.

Sulla Terra c’è qualcosa che entrambi stanno cercando e proprio di questo si occupano Capitan Marvel e Nick Fury. Nel corso della storia incontriamo altri personaggi che, pur essendo secondari, hanno una buona caratterizzazione e sono molto interessanti, come l’amica pilota e la figlia.

Tra i personaggi c’è anche Yon-Rogg interpretato da Jude Law (per mia grande gioia), lui è il mentore e allenatore della nostra Capitan Marvel, ha molta esperienza nel combattimento e la aiuta a controllare i poteri che le sono stati dati per far parte della Starforce.

Il ritmo del film è molto serrato con tanta azione e l’indagine che stanno svolgendo i protagonisti tiene alto il livello di interesse degli spettatori, come ormai sappiamo la Marvel è maestra nel bilanciare azione e umorismo e gli effetti speciali sono davvero stupendi. In particolare il personaggio di Nick Fury è completamente modificato graficamente per farlo apparire più giovane ed è presente per la maggior parte del film.

In conclusione Captain Marvel non è solo un film per riempire la timeline Marvel nell’attesa di Endgame, non è un film solo per accontentare il pubblico, ma è una bella storia di azione e di una protagonista alla scoperta dei propri poteri e delle proprie potenzialità, così da conoscerla meglio prima di vedere il suo debutto al fianco degli altri Avengers.

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Pubblicato da Marisa

fangirl a tempo pieno, adora passare il tempo a leggere libri interessanti (meglio ancora se stanno per diventare film, così da disturbare gli altri spettatori con la tipica frase "però nel libro.."), guardare serie tv che risucchino completamente la vita sociale, guardare film al cinema ogni volta che riesce, disegnare e dipingere imbrattando le sue t-shirt nerd preferite (mannaggia) e passa le domeniche a preparare argomenti per i suoi podcast multifandom (le recensioni yeee)