Recensione Spider-man Far From Home

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Come già Tom Holland dice all’inizio del trailer Far From Home contiene molti spoiler da Endgame,quindi se ancora non l’avete visto fuggite finché siete in tempo. La storia riprende con la linea temporale subito dopo la fine di Endgame, si ricorda chi è morto nella battaglia e si parla del problema di chi è scomparso per 5 anni e poi è tornato all’improvviso. Per quel che riguarda Peter nello specifico sta chiaramente elaborando il lutto perché per lui Tony era un mentore e nel primo film è molto presente e in questo nuovo capitolo la sua assenza è di grande peso per la crescita di Spider-Man e delle responsabilità che gli sono state lasciate. Per esempio gli occhiali di Tony che Peter indossa nel trailer giocano un ruolo molto importante sia a livello emotivo sia come elemento di trama. 

In questo secondo capitolo della storia di Spider-Man ho notato alcune piccole analogie con Spider-Man 2 del 2004. Per esempio nel film del 2004 Peter inizia ad avere dei problemi con i suoi poteri per colpa dello stress, in Far From Home vediamo sin dall’inizio che Peter è un po’ in difficoltà per le conseguenze emotive di Endgame e ha dei problemi con i suoi sensi di ragno. E anche questo uno dei motivi per cui quando finalmente la scuola offre alla classe la possibilità di fare una vacanza in Europa, Peter vuole lasciarsi Spider-Man alle spalle, almeno per qualche giorno. Cerca di evitare Nick Fury, però si sa che lui non può essere evitato e troverà il modo di rintracciarti. I guai lo raggiungono fino a Venezia, con un essere fatto di acqua, Peter può fare poco per contrastarlo, anche considerando che non ha con sé la tuta. A salvare la situazione arriva Mysterio. Un uomo dotato di poteri magici che è già in contatto con Nick Fury per contrastare la minaccia di questi esseri che stanno prendendo d’assalto la terra (Elementali). Questa nuova minaccia arriva in un momento decisamente sbagliato perché Peter ha la testa completamente da un’altra parte: la vacanza era l’occasione perfetta per dichiararsi a MJ. Rispetto alle precedenti trasposizioni cinematografiche nel MCU Spider-Man è più giovane e i problemi adolescenziali e del liceo vengono rappresentati maggiormente e rappresentano una parte importante della trama, anche per dare spazio alla componente di commedia che caratterizza l’MCU. I ritmi della storia sono quasi sempre frenetici e serrati e rispecchiano quindi anche come si sente Peter che cerca continuamente di sfuggire dal mondo dei supereroi che lo rincorre, mentre lui per una volta vuole essere un adolescente normale, non pensa nemmeno di essere all’altezza dell’eredità di Iron Man. Mysterio ha un ruolo importante in questo frangente proprio perché Peter pensa che possa essere il nuovo eroe di cui la terra ha bisogno, oltre che un nuovo amico e alleato a cui confida i propri dubbi e problemi. Il personaggio Mysterio è stato reso molto bene dall’inizio alla fine ed è stato trovato un modo di adattare il personaggio dei fumetti al contesto adatto per inserirlo al momento giusto e con i giusti pretesti. Gli effetti speciali sono stupendi e rendono benissimo le abilità di Mysterio, se poi avete già visto il film e non siete lettori dei fumetti o se, come me, li leggete solo occasionalmente, vi consiglio almeno di dare un’occhiata alla pagina di Wikipedia dedicata a Mysterio così da vedere quanto effettivamente il personaggio cinematografico rispecchi quello dei fumetti. Le tute di Spider-Man sono stupende e usate nelle giuste occasioni che ne mettono in luce tutte le potenzialità, molto carina la tuta nera. 

Mi raccomando non perdere le scene dei titoli di coda perché sono una bomba, nella prima in particolare ricompare un personaggio del mondo di Spider-Man che era ora che tornasse. 

Complessivamente il villain è davvero perfetto, riesce a colpire Peter nei suoi punti deboli e lo mette in seria difficoltà, e costringe Peter ad affrontare i problemi che cerca di evitare e ad accettare il lutto e andare avanti più forte di prima.

Quello che mi è un po’ mancato in questo film è l’amichevole Spider-Man di quartiere. In queste avventure in giro per il mondo affronta grandi minacce, come già negli altri film con gli Avengers e mancano il tipo di avventure che eravamo abituati a conoscere più vicino a Brooklyn.

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Pubblicato da Marisa

fangirl a tempo pieno, adora passare il tempo a leggere libri interessanti (meglio ancora se stanno per diventare film, così da disturbare gli altri spettatori con la tipica frase "però nel libro.."), guardare serie tv che risucchino completamente la vita sociale, guardare film al cinema ogni volta che riesce, disegnare e dipingere imbrattando le sue t-shirt nerd preferite (mannaggia) e passa le domeniche a preparare argomenti per i suoi podcast multifandom (le recensioni yeee)