Snowpiercer – Da Film a Serie Tv

Transcript – dal minuto 12 (dopo le news)

La serie è tratta dalla graphic novel Le Transperceneige di fantascienza post-apocalittica, ideata da Jacques Lob e Jean-Marc Rochette e pubblicata a partire dal 1982 fino al 2015. Poi è stata tradotta in inglese nel 2014 e nel 2019 è stata pubblicata una serie prequel. Nel 2013 il regista sudcoreano Bong Joon-ho (premio Oscar per Parasite), ha diretto l’adattamento cinematografico con protagonisti Chris Evans, Song Kang-ho, John Hurt, Tilda Swinton, Octavia Spenser e Ed Harris. 

La serie tv rispetta la continuità della storia, collocandosi 8 anni prima del film. Tra i produttori esecutivi c’è anche Bong Joon-ho, la prima stagione comprende 10 episodi di 50 minuti circa che vanno in onda sul canale statunitense TNT. In Italia su Netflix con un nuovo episodio ogni lunedì a partire dal 25 maggio.

Nel futuro apocalittico di Snowpiercer l’umanità ha cercato di porre rimedio al surriscaldamento globale, gli scienziati hanno trovato un modo per bloccarlo, ma l’esperimento ha un risultato inaspettato: porta a una nuova era glaciale. Prima di questo effetto collaterale il Signor Wilford con le sue Wilford Industries era ossessionato dall’idea di creare un treno lunghissimo, con abbastanza carrozze da essere autosufficiente. Riesce ad avere tutto ciò che serve per viverci sopra senza mai scendere e sfrutta l’energia della velocità e impiega un anno esatto a completare il giro del globo.

Quando la glaciazione ha inizio il treno è l’unica speranza dell’umanità: chi è abbastanza ricco da essersi comprato un biglietto potrà salvarsi in questa specie di arca di Noè, gli altri sono destinati all’estinzione. A seconda di quanto si ha pagato il biglietto si viene smistati in 1°, 2° e terza classe. Chi è riuscito a salire sugli ultimi vagoni, quelli di coda, sarà destinato a rimanere lì, escluso dalla vita delle carrozze più avanti e sfamato da razioni decise da Wilford.

Questo è il presupposto su cui si basano sia il film sia la serie tv. La differenza è che il film è ambientato nel 2031, 14 anni dopo la partenza dal treno. I passeggeri dei vagoni di coda che sono stufi di essere stipati tutti insieme senza nessun riguardo per loro, sono stufi delle barrette di proteine che costituiscono il loro pasto giornaliero e organizzano una rivolta.

Mentre la serie tv è ambientata nel 2021,  7 anni dopo la partenza del treno e anche in questo caso nei vagoni di coda si sta organizzando una rivolta. C’è anche un momento preciso del film in cui si parla di una precedente rivolta nella coda del treno e suppongo sia l’argomento della serie tv?

Il film è strutturato in modo molto diverso dalla serie, in quanto seguiamo la ribellione dall’inizio alla fine e scopriamo il resto del treno mano a mano che loro riescono ad avanzare e a entrare nelle altre carrozze, non vediamo mai la vita dei passeggeri di 1 classe se non alla fine, quando i ribelli la raggiungono e il Signor Wilford fa parte della rivelazione finale con la locomotiva.

Invece nella serie tv vediamo in parallelo i vagoni di coda e gli altri, seguendo i due protagonisti principali interpretati da Jennifer Connely (premio Oscar Miglior attrice non protagonista per A Beautiful Mind, ha anche recitato nel primo Hulk), interpreta Melanie una delle addette a mantenere un buon rapporto tra i passeggeri come portavoce del Signor Wilford e mantenere l’ordine nei vagoni di coda, inoltre è anche la “voce del treno”. L’altro protagonista è interpretato da Daveed Diggs (in Hamilton ha vinto il Tony Award al miglior attore non protagonista in un musical) interpreta Layton, un passeggero dei vagoni di coda che sta organizzando la ribellione. 

Le storie di questi due protagonisti si incrociano quando Layton viene prelevato dalla coda perché è l’unico passeggero a bordo che nella precedente vita normale era un detective della omicidi, deve infatti risolvere un omicidio avvenuto in 3 classe.

Mentre il film ha un’atmosfera cupa ed è una vera e propria scalata sociale nel treno, in cui i protagonisti si fanno largo pagando un ampio prezzo in sangue e vita per riuscire ad arrivare alla fine e avere la speranza di poter migliorare la loro condizione, la serie è meno cupa. Si concentra nell’accentuare le differenze sociali tra i vagoni e le classi sociali, concentrandosi sul personaggio di Layton, che accetta di indagare per poter scoprire di più sul treno e organizzare meglio la ribellione, esplorando carrozze a lui precluse quando era nella coda. Sembra quindi che la serie sia un thriller crime con la preparazione della rivolta che probabilmente farà da sfondo a tutta la vicenda per poi culminare con la rivolta vera e propria.

Oltre a un’atmosfera meno cupa, proprio grazie al clima di opulenza della prima classe, all’ambiente freddo della locomotiva, un’altra differenza sostanziale è come già nei primi 2 episodi si parli del passato del protagonista già mettendo in mezzo 3 ex, e più focus quindi sulla vita privata di Layton che si incrocia con le sue indagini.

Ci sono poi un po’ di differenze nel casting. Il film è un prodotto sud-coreano e si vede anche nella presenza di parecchi attori asiatici tra il cast, in particolare tra i soldati di Wilford, e poi appunto Song Kang-ho, che è un meccanico che una volta liberato dal vagone prigione li aiuterà ad aprire le porte dei vagoni con la figlia. In questa versione statunitense (come previsto) la presenza di attori asiatici è quasi ridotta a 0. In questi 2 episodi solo un’attrice asiatica ha una scena e in un paio di occasioni ci sono un paio di passeggeri asiatici in prima classe, per il resto sono inesistenti, sostituiti da volti più usati a Hollywood che quando si tratta di inclusione ultimamente riesce a ricordarsi l’esistenza di attori afroamericani e addirittura latini in alcuni casi.

Poi nel film del 2013 proprio per la presenza di personaggi coreani in alcune scene si ricorre all’uso dei sottotitoli, invece nella serie si ricorre solo al fatto che esistono passeggeri con accento americano, britannico e c’è un australiano. Nel film quando ci sono annunci nella coda nel film sono presenti traduttori per sottolineare la diversità etnica racchiusa nel treno, gli ultimi esseri umani rimasti sono chiaramente di diverse origini, nella serie a quanto pare sono tutti anglofoni.

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Pubblicato da Marisa

fangirl a tempo pieno, adora passare il tempo a leggere libri interessanti (meglio ancora se stanno per diventare film, così da disturbare gli altri spettatori con la tipica frase "però nel libro.."), guardare serie tv che risucchino completamente la vita sociale, guardare film al cinema ogni volta che riesce, disegnare e dipingere imbrattando le sue t-shirt nerd preferite (mannaggia) e passa le domeniche a preparare argomenti per i suoi podcast multifandom (le recensioni yeee)