The Witcher

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La serie è composta da 8 episodi ed è basata sui libri dell’autore polacco Sapkowski pubblicati a partire da inizio anni ’90, ma arrivati in Italia solo a partire dal 2010, pochi anni dopo la realizzazione del primo videogioco basato sui libri. In oltre Netflix ha realizzato anche un sito con la mappa interattiva del mondo fantasy in cui è ambientata la serie, secondo la timeline poi gli eventi avvengono intorno al 1200 come si può intuire dalla rappresentazione di abiti e città. Witchernetflix.com

In generale la serie mi è piaciuta molto, tant’è che l’ho finita in un paio di giorni, gli episodi durano circa un’ora e seguono le vicende dei tre personaggi principali della serie: Geralt di Rivia, il witcher interpretato da Henry Cavill, un essere non del tutto umano creato dalla magia e che uccide mostri per denaro. Yennefer di Vengeberg, una ragazza che viene sottratta alla povertà e ai maltrattamenti (per via delle deformazioni del suo fisico) per essere istruita nelle arti magiche e infine Cirilla, una giovane principessa il cui regno viene attaccato e distrutto, costringendola così a scappare anche perché è l’obiettivo dei nemici, a causa di un misterioso potere che detiene.

Detto questo sembra quasi semplice la struttura della serie, peccato che inizialmente la storia non sia rappresentata in modo chiarissimo, non si capisce se effettivamente i personaggi stiano vivendo nello stesso posto o in epoche diverse, per far più chiarezza ci sono alcuni indizi rilasciati tramite personaggi secondari, ma se non si fa attenzione ai vari nomi è facile perdersi. Solo verso metà serie si inizia a capire che l’unica linea temporale ambientata nel presente della trama è quella della principessa Cirilla e per capire meglio le epoche di Geralt e di Yennefer sono dovuta andare a leggere commenti vari di gente che aveva già letto libri o giocato e quindi sapeva l’ordine cronologico degli avvenimenti. Che la confusione temporale fosse voluta o no dalla produzione non è chiaro, certo è che non aiuta per niente uno spettatore che si avvicina alla storia per la prima volta.

La serie racconta varie avventura di Geralt e come il suo lavoro porti la sua linea temporale a incrociarsi con quelle degli altri personaggi, come si crei un rapporto con Yennefer col passare degli anni anche grazie al fatto che loro non invecchiano. Poi Geralt si avvicini al regno della nonna di Cirilla e il suo destino si incroci con quello di Cirilla. Una domanda però mi è rimasta: la Legge della Sorpresa. Perché è così vincolante? È una legge che risponde al destino quindi ha un potere magico? È una legge inventata dagli uomini o da streghe? Com’è possibile che Geralt con tutta la sua esperienza non si sia reso conto di quello a cui stava andando incontro? Com’è effettivamente possibile che il suo rifiuto di adempiere alla legge abbia creato tutto il caos e la guerra successivi? O è solo un caso? 

In fine dei conti la serie per quanto avvincente e coinvolgente però lascia più punti interrogativi che risposte. Per esempio riusciamo a avere qualche minima informazione, ma proprio minuscola, sul passato di Gerlat. Da dove arrivi e come sia diventato un Witcher. Interrogativi che spero vengano ampiamente esplorati nella seconda stagione. Anche perché se a fine stagione le linee temporali dei tre personaggi si uniscono finalmente, direi che la struttura della seconda stagione potrebbe essere rivolta anche a spiegare qualche cosa in più su quello che è stato solo mostrato in questa prima stagione. Invece la origin story di Yennefer è molto interessante e effettivamente la rende il personaggio più interessante della stagione. Mentre per quel che riguarda Cirilla ci sono ancora tanti misteri da svelare come da dove derivi il suo potere e in cosa consista esattamente, perché pur di impossessarsene è stato distrutto tutto il suo regno. Non è poi chiaro chi siano le amazzoni che incontra nel bosco. 

Altri personaggi interessanti e di cui spero si parli poi di più sono gli elfi, che sono quasi estinti nel momento in cui Geralt li incontra nel passato, ma poi non è chiaro che cosa succeda loro.

La situazione politica del regno è abbastanza complicata da seguire ed è gestita dai maghi e dalle maghe immortali che vengono affiancati a vari sovrani, per influenzarne le decisioni politiche, quindi non capisco perché i vari re non vedano l’ora di avere una maga al loro fianco, a parte che è un bel vedere. 

Poi è interessante il fatto che nella serie si ripeta continuamente che i Witcher non hanno emozioni umane e in effetti Geralt ne esprime poche, ma in qualche modo ha comunque dei sentimenti che lo portano a formare legami come l’amicizia. In fin dei conti sembra solo un po’ burbero e introverso. O magari ricorda un po’ il personaggio di Spock che in realtà prova emozioni umane. Ma perché c’è questa credenza popolare? 

A proposito di questo mi piacerebbe vedere anche sviluppata in modo più approfondito il legame con Yennefer. Poi con Cirilla diventerebbe come una figlia per lui data la Legge della Sorpresa? O no? Boh 

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Pubblicato da Marisa

fangirl a tempo pieno, adora passare il tempo a leggere libri interessanti (meglio ancora se stanno per diventare film, così da disturbare gli altri spettatori con la tipica frase "però nel libro.."), guardare serie tv che risucchino completamente la vita sociale, guardare film al cinema ogni volta che riesce, disegnare e dipingere imbrattando le sue t-shirt nerd preferite (mannaggia) e passa le domeniche a preparare argomenti per i suoi podcast multifandom (le recensioni yeee)